Curcuma

Curcuma

Il giorno giovedi 6 marzo, un servizio delle Iene, su Mediaset, ha descritto una guarigione di neoplasie polmonari con metastasi cerebrali, con l’ausilio di alimentazione ed acqua alcalina. Il servizio ha descritto con cura di particolari le varie fasi che hanno fatto sì che una patologia incurabile fosse divenuta guarita grazie solo ad un’ alimentazione adeguata. Io da anni consiglio ai miei pazienti l’uso sia dell’acqua che dell’alimentazione alcalina, per il benessere della persona, perché il nostro ph è 7.4 e purtroppo la nostra alimentazione, sempre più a base di proteine animali e carboidrati raffinati, acidifica la matrice cellulare che è la causa scatenante delle malattie degenerative. L’intuizione di tale terapia si deve al medico Young, seguita poi dalla dott.ssa Kousmine; ma se andiamo a ritroso, perfino Francesco Redi, medico del 600, consigliava l’uso dell’acqua di Nocera Umbra che ha ph 8.5 ed è quindi alcalina.
Sappiamo bene quanto la cellula tumorale lavori male in ambiente alcalino, soprattutto se ossigenata adeguatamente. Un’ altra arma che abbiamo a disposizione è l’ uso di alimenti solforati ,verdure tipo brassicacee: broccoli asparagi, broccoletti, ecc., e la stessa acqua sulfurea, la quale fornisce all’ organismo lo zolfo, il quale si deposita nei tessuti; ed essendo dello stesso gruppo dell’ ossigeno può supplire la sua mancanza anche temporanea: meccanismo che può innescare cellule tumorali, in quanto come ben si sa, le cellule tumorali lavorano in anaerobiosi. Un preparato che sta dando grandi speranze è l’ artemisia annua. Questa pianta usata da millenni per la cura della malaria, con lo stesso meccanismo con cui ammazza i batteri malarici e cioè sfruttando la loro notevole affinità con composti contenenti ferro e lisandoli, riesce a fare la stessa cosa con le cellule tumorali che hanno la stessa caratteristica di captare il ferro ematico per l’accrescimento. In sostanza l’artemisia, composto attivo della pianta, si lega con il ferro delle cellule neoplastiche, e con una reazione chimica, le distrugge. Tali risultati si ottengono in 72 ore dal trattamento, che andrà protratto per alcuni mesi. Altra sostanza che da notevoli risultati è la curcuma, spezia asiatica, denominata “Lo zafferano delle Indie” riesce ad avere una attività citostatica e citotossica delle cellule neoplastiche, grazie alla sua sostanza attiva, la curcumina. Io consiglio di fare una mistura con 30 grammi di curcuma, 5 grammi di zenzero, in 200 ml di olio di oliva :1 cucchiaino da caffe da aggiungere agli alimenti, a pranzo e a cena .

Ecco una pianta che ci può salvare dalle più importanti malattie degenerative del secolo, sia come prevenzione che come cura. Parliamo di una pianta spontanea, perenne, della famiglia delle zinziberacee, a cui appartengono anche lo zenzero ed il cardamomo.
La curcuma si riconosce per via delle foglie larghe, i fiori grandi gialli e naturalmente dalla radice cilindrica arancione da cui si estrae la polvere medicamentosa.
La radice è la parte che contiene le sostanze benefiche e si raccoglie in autunno.
Le prime citazioni sulla curcuma sono risalenti a Marco Polo che la cita nei suoi scritti: la curcuma nasce spontanea in India e Malesia , anche se sono i greci i primi a scoprirla, tanto che la troviamo nei loro libri di medicina. Nel 500 Paracelso la consigliava per le malattie epatiche.
In india è considerato un portafortuna: le spose ne portano al collo un piccolo pezzo il giorno delle nozze.
Anche il curry è una miscela di spezie molto usata in Asia, dove è bassa l’incidenza tumorale: contiene un’alta percentuale di curcuma.
I benefici della curcuma
La curcuma è un alimento indispensabile per la nostra salute. Contiene:
• canfora
• turmerone
• flavonoidi
• curcumina
• vitamina C
• polifenoli
Ormai diffusa in Italia e utilizzata in cucina per le più svariate preparazioni, la curcuma è anche un ottimo rimedio naturale. Le proprietà benefiche sono:
• antinfiammatorio: riduce i meccanismi infiammatori dati dai farmaci
• depurativo: aiuta ad espellere le tossine,
• epatoprotettore
• coleretico: aumenta il flusso biliare
• antiossidante: riduce la quantità di radicali liberi
• antitumorale: molti studi indicano che la curcumina agisce come preventivo e curativo
• cicatrizzante: il rizoma fresco si applica sulle ferite
• stabilizzatore glicemico: è raccomandato in caso di diabete, svolge azione ipoglicemizzante
• digestivo: favorisce la digestione
• neuroprotettivo: è in grado di ostacolare le malattie neurovegetative
• immunostimolante: sulle coliti ulcerose stimola le risposte immunitarie
• antibatterico
• antistaminico
• protettore cardiovascolare: fluidifica il sangue
• carminativo: espelle i gas, regola l’intestino
Effetti collaterali della curcuma: La curcuma presenta effetti collaterali, se assunta in grandi dosi: può provocare nausea e acidità. È sconsigliata in gravidanza e in allattamento.
Abbiamo diverse modalità per utilizzare la curcuma:
• la polvere
• le capsule
• l’olio
Le capsule si prendono ai pasti principali, mentre la polvere, una volta amalgamata con un pochino di olio d’oliva, che espleta l’azione di corriere per rendere il principio attivo più assimilabile, si può aggiungere a tutte le pietanze.
L’olio di curcuma si può utilizzare anche direttamente sul cibo: è consigliato un cucchiaino di caffè al giorno. Si ricorda che la curcumina, principio attivo all’interno della curcuma, è termolabile quindi non bisogna scaldarla oltre i 40 gradi.