Tagatosio e diabete
Sembrerà un paradosso ma questo particolare tipo di zucchero viene usato per curare il diabete! Il tagatosio si ricava dal lattosio, per via microbica oppure dal galattosio, per via enzimatica. Viene scoperto nel 1990 dal chimico Levin: dal punto di vista strutturale, è uno zucchero simile al fruttosio. Ha un potere dolcificante simile al saccarosio e viene parzialmente assorbito a livello intestinale: il 20 per cento viene eliminato con le urine ed il resto viene metabolizzato nel fegato. Tagatosio e flora batterica
Il tagatosio possiede effetti probiotici, perché non viene fermentato dalla flora batterica come succede con gli altri zuccheri e forma butirrato. Cos’è il butirrato? è sostanza che favorisce l’incremento dei lattobacilli, microorganismi molto utili per il nostro intestino. Il vantaggio nel consumare tagatosio è straordinario: esso infatti non induce l’aumento di glucosio nel sangue e nemmeno alza i livelli di insulina. Al contrario è in grado di attenuare la risposta glicemica indotta da glucosio. Sebbene questi effetti ipoglicemizzanti non siano del tutto noti, pare che il tagatosio aumenti la sensibilità all’insulina: non solo, il tagarosio diminuisce l’assorbimento gastro-intestinale, mediante una inibizione enzimatica. L’effetto del tagarosio a livello epatico A livello epatico si verifica una stimolazione della captazione glucidica, con sintesi di glicogeno e inibizione della glicogenolisi. Le diverse proprietà biologiche del tegatosio ne suggeriscono l’utilizzo anche come dolcificante per diabetici che come è noto non possono consumare zucchero in nessuna forma. Ad aumentarne i vantaggi, sono le proprietà probiotiche, che favoriscono un maggior benessere intestinale e una migliore eliminazione di tossine. Attualmente non si conoscono controindicazioni nell’uso del tagatosio e questa è senz’altro una buona notizia per tutte quelle persone che soffrono di diabete e che hanno la possibilità di introdurlo nella loro dieta. In caso di diabete, oltre all’utilizzo del tagatosio, si raccomanda sempre l’utilizzo di carboidrati integrali e soprattutto una costante e sana attività fisica.