Ginko biloba: un aiuto per la memoria

Ginko biloba: un aiuto per la memoria

È uno dei vegetali più longevi infatti ha oltre 250 milioni di anni e durante la sua vita ne ha viste di tutti i colori: perfino la bomba atomica di Hiroschima non e riuscita a distruggerlo, dati i suoi natali nipponici Stiamo parlando del ginko biloba, albero che cresce spontaneo in Cina e Giappone nelle valli fresche intorno ai 700 metri di altitudine, raggiungendo l’altezza di 30-40 metri. Proprietà del ginko biloba Si utilizza la radice che contiene derivati terpenici, ginkgolidi, quercitina, catechine, cianidine. Queste sostanze, uniche nel loro genere, riescono a passare la barriera emato-encefalica e quindi risultano attive per migliorare la circolazione e l’ossigenazione cerebrale. Questo è dimostrato da numerose prove cliniche: il ginko biloba migliora la circolazione cerebrale aumentando l’afflusso di sangue al cervello e favorendo l’acuità mentale, la concentrazione, l’attenzione, la memoria e l’abilita cognitiva. Il ginko biloba ha anche azione antiossidante: cattura con facilità i radicali liberi inibendo la periossidazione lipidica delle membrane cellulari e proteggendo i neuroni del sistema nervoso. Come si usa il ginko biloba Uso interno soluzione idroalcolica: il ginko e uno dei rimedi naturali più usati dalla fitoterapia grazie alle sue note proprietà antiossidanti e come stimolante della circolazione cerebrale. Indicazioni: moderata insufficienza cerebrale, mancanza di memoria a breve e lungo termine. vertigini tintinnio, acufeni. Posologia: 40 gocce tre volte al di lontano dai pasti. Tisana: infuso al 2 per cento lasciando in acqua bollente per 10 minuti

Avvertenza: il ginko e controindicato nella turbe della coagulazione, essendo un fluidificante del sangue può sommare la sua azione a quella degli anticoagulanti aspirino simili. Può sostituire l’azione dell’acetilsalicilico nelle terapie preventive. Non usare in gravidanza e allattamento.