Riflessologia plantare

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La riflessologia plantare è una pratica olistica, basata sul massaggio di specifiche aree dei piedi, dette zone riflessogene, che permette di diagnosticare e trattare determinati tipi di disturbi. Secondo tale metodolgia, infatti, nei piedi, sarebbero riflesse tutte le parti del corpo, compresi organi e ghiandole e, la stimolazione plantare in punti specifici, apporterebbe beneficio alle zone del corpo collegate a tali punti. Inoltre, i piedi sono ricchi di terminazioni nervose e di canali di energia che stimolati provocano un senso di rivitalizzazione conducendo  il corpo ad un percorso di autoguarigione simile a quello  dell’agopuntuntura.

Si presume che questa tecnica sia molto antica, infatti, su alcune tombe egiziane sarebbero state ritrovate delle raffigurazioni di scene di massaggio plantare. Successivamente il celebre Ippocrate avrebbe portato questa pratica in occidente. In passato, essa, era apprezzata soprattutto dai dentisti, in quanto capace di provocare un effetto simile all’anestesia.
Oggi, la riflessologia, viene utilizzata soprattutto, per :

  • disintossicare l’organismo e migliorare lo stato della pelle, dei muscoli e delle allergie,
  • trattare le malattie articolari e il dolore fisico ad esse connesso,
  • migliorare la circolazione e l’ossigenazione,
  • rafforzare le difese immunitarie,
  • mitigare i disturbi digestivi,
  • calmare il nervosismo e lo stress.

Inoltre è indicata per chi vuole smettere di fumare e per l’insonnia.
Il meccanismo d’azione della riflessologia si basa su diversi principi:

  1. ogni zona del piede è collegata attraverso una rete nervosa alla colonna vertebrale che a sua volta è in collegamento con altri organi e con il cervello. Di conseguenza ogni stimolazione,di un’area plantare, si rifletterà sugli organi collegati ad essa. Inoltre , per riflesso, il cervello verrebbe sollecitato ad intervenire sul problema in atto;
  2. il cervello ricevuto l’impulso dalla parte dolorante verrebbe stimolato a liberare ormoni , quali l’endorfina, con conseguente capacità curativa;
  3. la stimolazione plantare solleciterebbe il sistema linfatico, con relativi benefici sulla circolazione linfatica e su  tutto il corpo;
  4. i punti riflessi, risveglierebbero il potenziale elettrico degli organi collegati.

Ogni zona trattata può riguardare diversi disturbi, per cui, massaggiando la parte del piede che corrisponde alla testa, è possibile andare ad agire, oltre, che su una cefalea anche su un problema psichico.

Il riflessologo, che può essere un medico o un naturopata, esegue dei massaggi circolari , secondo versi e orientamenti appropriati, leggendo una mappa in cui sono elencati i punti riflessi. In questa mappa si leggono le corrispondenze tra piedi e organi:

  • le estremità delle dita rappresentano la testa e i suoi organi, come il naso , le orecchie e la bocca;
  • la pianta del piede rappresenta il torace e quindi anche  il cuore, la tiroide e i polmoni;
  • l’arco del piede si riferisce all’addome e quindi a fegato, reni, milza e stomaco;
  • il tallone stimola la zona pelvica, l’intestino, il nervo sciatico e la parte bassa della schiena;
  • la caviglia sollecita la parte riproduttiva;
  • la parte interna del piede corrisponde alla colonna vertebrale e la parte esterna agli arti e ai fianchi.

La pressione esercitata nel massaggio ,dovrà essere tale da agire in profondità e da  generare un leggero fastidio nel paziente.
Ma prima di passare alla fase del massaggio, il riflessologo, cercherà di formulare una diagnosi basandosi su diversi criteri, tipici di questa tecnica. Innanzitutto, egli, esaminerà i piedi del paziente verificando l’eventuale  presenza di  punti dolenti che indicano uno stato di squilibrio energetico o una predisposizione alla malattia da parte di quell’organo.
Successivamente,egli, passerà all’osservazione di alcuni particolari, quali:

  • la presenza di un inspessimento delle unghie che può essere indice di malattia renale;
  • alcune callosità che possono riferirsi a catarro nei bronchi e nei polmoni;
  • gonfiore alla caviglia sintomo di disturbi alla circolazione, al cuore o ai reni;
  • pelle secca come conseguenza di  problemi ormonali;
  • dita a martello che sono una spia di possibili  disturbi dentali o dei seni paranasali;
  • piede piatto che può indicare indebolimento muscolare o tendineo;
  • piede con arco molto incurvato, sintomo di  contrattura muscolare, probabilmente dovuta ad un problema di malassorbimento; etc..

 Anche le dimensioni del piede e il suo colore possono fornire dati importanti sulla salute e la personalità del paziente:

  • un piede di colore verde indica problemi al sistema linfatico e circolatorio, probabilmente a causa di una dieta eccessivamente ricca di prodotti animali, grassi, zuccheri  e cereali raffinati,  e può rappresentare, anche, la presenza di possibili cisti e tumore;
  • un piede di colore giallo è indice di problemi al fegato;
  • piedi bianchi  riguardano una ridotta funzionalità degli organi gastrointestinali a causa di contrattura del cuore e dei capillari, e sono il segnale di un’anemia intestinale;
  • piedi rossi rappresentano un’iperattività del cuore e del sistema circolatorio, probabilmente a causa di assunzione di alcool e zuccheri, con conseguente urinazione abbondante e affaticamento.

Inoltre la presenza di callosità, causate, in genere, da un eccessivo uso di prodotti animali e caseari, può bloccare il flusso di energia che entra dai piedi e fluisce in tutto il corpo. Da ciò si intuisce quanto sia importante basarsi su un ‘alimentazione adeguata che preveda l’uso costante di acqua alcalina ionizzata, per sciogliere gli accumuli di grasso e di muco che determinano tali callosità e altri disturbi agli organi, i quali  si riflettono nei nostri piedi.
Quindi, la salute dei piedi, è necessaria per favorire una circolazione energetica ottimale in tutto il corpo e preservare il benessere  di tutti gli organi.  Inoltre, piedi sani consentono di assumere una postura corretta. Da un punto di vista più profondo, secondo alcuni studiosi, i piedi possono rappresentare un simbolo di libertà poiché sono connessi al movimento, e riflettono gli atteggiamenti e le posizioni, affidabili o insicure,assunte nei confronti della vita.
Ancora una volta si ha a disposizione una pratica complementare che permette di prendersi cura di se stessi, nella propria totalità di corpo, mente e anima, da poter aggiungere alle altre metodologie olistiche che consentono di vivere in salute, affidandosi a rimedi naturali.


E’ chiaro che non è la panacea per tutti i mali…ma poiché tutti, in famiglia, beviamo l’acqua, è meglio berla di altissima qualità !!

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