Calendula e Tarassaco
Per chi ha fortuna di scorrazzare tra i prati in questo periodo osserverà una esplosione di piante con fiori di colore giallo. Il giallo secondo la teoria di Paracelso grande medico ed innovatore della medicina nel 1500 chiamata ‘signatura rerorum’ rappresenta il colore dei pigmenti biliari prodotti dal fegato per cui tali piante sono benefiche per questo organo. In realtà le piante dai fiori gialli sono soprattutto il tarassaco e la calendula che crescono spontanee in questo periodo ed hanno tali proprietà di essere benefiche per la ghiandola epatica che va disintossicata in primavere dopo aver lavorato duramente in inverno.
Tarassaco
pianta erbacea comunissima in tutti i prati raggiunge i 10 cm fiori capolini di colore giallo si raccoglie in autunno. Il dizionario della sanita 1784 cosi lo descrive: ha un gusto amaricante scioglie ottimamente i grumi di sangue chiarifica la vista, fu usata nella acatàposi, difficolta di inghiottire facendone gargarismi. Nelle radici e nelle foglie si trovano alcoli triterpenici steroli vitamine, tiamina, inulina levulosio flavonoidi. Il tarassaco viene principalmente usato nell’ insufficienza epatica nelle epatopatie su varie basi tossica, infettiva negli itteri e nella litiasi biliare. La droga ha azione diuretica e viene usata nelle iperlipemie nelle ipercolesterolemie e ipertrigliceridemie per via orale si consiglia il decotto far bollire le radici per 10 minuti oppure l’estratto fluido 80 gocce in un litro di acqua da bere in giornata per almeno 15 giorni.
Calendula
pianta erbacea annuale spontanea nei campi fiori giallo arancio sbocciano quasi tutto l’anno, si dice che esprimono l’inquietudine dell animo umano. Sotto l’azione dei raggi solari lentamente i fiori si aprono e si volgono verso il sole man mano che questi raggiunge l’orizzonte, quando si avvicina il tramonto la calendula si abbassa verso terra fino quasi a piegarsi. I contadini al mattino traggono guardando i fiori, pronostici sul tempo. Se questi verso le otto sono chiusi si aspettano la pioggia, i petali venivano usati dai romani come sostituti dello zafferano inoltre i fiori venivano spremuti per fare tinture gialle. Solsequium era il nome latino perché i suoi fiori seguono il sole, Calendula deriva dal latino ‘calendae’ poiché fiorisce all inizio del mese. Contiene olii essenziali mucillagini flavonoidi lattoni terpeni.
indicazioni
regola il ciclo mestruale diuretico coleretica, localmente crema od olio nelle piaghe ferite ustioni punture di insetti accelera guarigioni di ematomi e cicatrici nell’acne dermatiti eczema foruncoli, ha azione battericida fungicida antivirale. Si prepara in infuso, decotto, tintura.
ecco la natura in primavera ci offre queste 2 piante per riattivare il nostro organismo e rimetterci in forma
formula
calendula fiori gr 50
tarassaco radici gr 100
un cucchiaio in 200 grammi acqua bollire 10 minuti bere dopo i pasti
oppure calendula e tarassaco t.m 20 gocce di ognuno in mezzo bicchiere acqua mattino e sera.