Additivi e Salute
Dobbiamo essere coscienti che il confezionamento degli alimenti industriali presuppone che essi siano additivati di sostanze chimiche per la conservazione, l’insaporimento, l’abbellimento perchè anche l’occhio vuole la sua parte, ed allora la frutta deve avere le stesse dimensioni, non deve avere macchie, i colori vivi e luccicanti, tutto ciò è frutto di mistificazioni ed ottenuto grazie ad additivi chimici, il più delle volte dannosi alla nostra salute. Vent’anni fa gli additivi permessi erano 90, oggi sono più di 1.400 la maggior parte dei quali nemmeno testati sull’uomo.
Di seguito la lista degli additivi permessi dei quali non c’è obbligo di menzione in etichetta.
acidificanti per ottenere sapori più aspri
addensanti per aumentare la viscosità
agenti di carica azione volumizzante
agenti di resistenza per rendere compatto
agenti rivestimento per avere effetto brillante
agenti lievitanti aumentano il volume
antiagglomeranti-antiossidanti-antischiumogeni-coloranti-conservanti-correttori acidità-edulcoranti-emulsionanti-esaltatori di sapidità-gas di imballaggio-gas propellenti-gelificanti-sali di fusione-sequestranti-stabilizzanti-umidificanti.
Per gli additivi vale lo stesso discorso degli antibiotici alcuni di essi sono necessari ma l’abuso è dannoso,
per alcuni di essi non e dato sapere il danno procurato perchè lo vedremo tra 30 anni, per altri sappiamo anche ora quanto siano dannosi
l’anidride solforosa presente nella birra nei succhi nelle marmellate ,il nitrito di sodio aggiunto alle carni ed insaccati per dare il colore rosso e pericolosissimo perché combinandosi con le ammine presenti in quasi tutti i cibi da origine alle nitrosammine sostanze cancerogene,
la nisina antibiotico usato nei formaggi provoca lo sviluppo di batteri resistenti ed altera la flora intestinale.
Se poi a questo aggiungiamo veri e propri veleni utilizzati nei processi produttivi disinfettanti-erbicidi-pesticidi antibiotici ci rendiamo conto che cosa introduciamo giornalmente con l’alimentazione, quindi cerchiamo di tornare all’alimentazione naturale e biologica e stiamo lontani dai cibi industriali.